Descrizione e finalità del Dottorato
I Corsi di Dottorato rappresentano il più alto grado di istruzione e hanno come principale finalità quella di formare alla ricerca di alto livello e all'insegnamento accademico.
Il titolo conseguito è di Dottore di Ricerca (in inglese Ph.D., anglismo dal latino Philosophiae Doctor).
L'ammissione ai corsi di Dottorato avviene tramite concorso, anche internazionale, emesso dai singoli Conservatori o da Istituzioni AFAM/Università consociate.
I requisiti di ammissione e le modalità sono stabiliti autonomamente dai singoli Conservatori, come pure le denominazioni e i contenuti dei corsi stessi.
Il titolo di accesso è la laurea magistrale.
La durata è generalmente di tre anni accademici.
Il corso si conclude con la presentazione e la discussione/esecuzione di una tesi nell'esame finale.
Corsi di dottorato XLI ciclo
Composizione e Performance musicale
Descrizione e finalità del Dottorato
Il Corso di Dottorato in Composizione e Performance musicale è un programma di studio e ricerca di durata triennale rivolto a compositrici/ori e interpreti provenienti dai diversi ambiti e generi della musica. Ispirandosi a principi e metodi della ricerca artistica internazionalmente riconosciuti, questo programma intende coniugare la pratica e il sapere (anche corporeo) dell’artista con la riflessione critica e creativa. In questo modo, le/i dottorande/i impareranno come approfondire e ripensare la propria pratica musicale, anche in relazione al contesto storico, sociale, istituzionale, economico e tecnologico in cui operano.
Il Dottorato di Ricerca in Composizione e Performance musicale mira a formare musicisti-ricercatori con competenze avanzate nella pratica musicale e nella ricerca teorica. Gli studenti svilupperanno progetti di ricerca innovativi che coniughino creatività artistica e rigore accademico, contribuendo allo sviluppo della musica e delle discipline correlate.
Il programma di Dottorato di Ricerca in Composizione e Performance musicale è pensato, dunque, per le/i compositrici/ori e le/gli interpreti intenzionate/i a sviluppare progetti intesi come pratica articolata di volta in volta in creazione, interpretazione, fruizione, percezione, didattica dell’arte sonora. I progetti di ricerca svilupperanno il concetto di ricerca artistica basata sulla pratica personale, una ricerca personale che deve diventare punto di partenza per un confronto comparativo e/o un inquadramento all’interno della ricerca accademica internazionale di altri practitioners che lavorano per le arti e nelle arti. A differenza della cosiddetta ricerca sulle arti (approccio musicologico), la ricerca per le arti e nelle arti fonde la pratica creativa con la ricerca accademica rigorosa. L’aspetto ‘per’, mira all'esplorazione degli elementi specifici della propria pratica artistica, con approcci metodologici che vanno dal tecnologico, e/o analitico, quantitativo, qualitativo, antropologico, etnografico, sociologico, didattico. In interazione con questo, l'approccio “in” enfatizza e studia oggettivamente l’integrazione e la sovrapposizione tra ricercatore e soggetto producente, che diventa contemporaneamente soggetto e oggetto di studio. Infine intercetta il complesso cammino della ricerca artistica nella integrazione della pratica performativa non solo nella fase conclusiva e attuativa della ricerca, ma anche e peculiarmente nelle fasi ricognitive, metodologiche e sperimentali.
Allo scopo di favorire la creazione di un ambiente di ricerca dinamico e collaborativo, le attività didattiche, formative e artistiche sono organizzate in un unico curriculum ma avranno luogo nelle quattro città sedi dei Conservatori promotori (Ferrara, Pescara, Trieste, Udine). In questo modo, le/i dottorande/i – siano esse/i compositrici/ori o performer, attive/i nel campo della musica acustica o elettroacustica – potranno non solo cooperare più facilmente tra di loro ma anche interagire con docenti e studenti dei Conservatori o con gli ospiti esterni in infrastrutture e servizi adeguati (sale da concerto, laboratorio di liuteria, aule multimediali, studio di registrazione, strumenti, personale, biblioteca, ecc.).
Il programma offre alle ricercatrici e ai ricercatori dottorandi le competenze e gli strumenti necessari per una riflessione metodologicamente organizzata sulla propria pratica artistica, permettendo di trattare l’argomento di ricerca secondo forme e contenuti innovtivi. Il percorso formativo crea le condizioni per lo sviluppo dei singoli progetti con un’ampia gamma di attività didattiche e formative: lezioni collettive, workshop, seminari, conferenze, supervisione individuale.
Descrizione di aree di ricerca
Al fine di offrire ai candidati spunti di orientamento, si pongono in evidenza alcune aree di ricerca che comunque non devono ritenersi esaustive di quanto potrà essere ulteriormente individuato e proposto. Allo scopo, i candidati sono invitati a indicare nella domanda di ammissione le aree di ricerca pertinenti al proprio progetto, oltre a 5 parole chiave.
- Performance e creatività
Questa tematica concerne progetti che esplorano le relazioni reciproche tra performance e studio accademico, tra teoria e pratica, tra competenza performativa e competenza creativa, con un focus sui processi e le pratiche - anziché i prodotti artistici (le opere) - sui codici, le convenzioni, i linguaggi in atto, su ciò che Rebecca Schneider chiama «trasmissione corpo a corpo», e sulla silenziosa embodied knowledge trasmessa oralmente.
La presente area riguarda ricerche tese a studiare e concepire nuove modalità di esecuzione musicale e performance sperimentali che superino la forma concerto tradizionale. Considerando gli aspetti performativi dell’arte sonora in ambito concertistico, solistico, teatrale, installativo, le ricerche in questo ambito elaborano nuovi scenari possibili in relazione al movimento e allo spazio, alle arti performative occidentali e non occidentali, alle culture popolari, alle culture sperimentali e alle culture del passato. Tracce possibili di progetto possono includere la Historically informed performance, la performance contemporanea e i nuovi paradigmi (vocale, strumentale, con o senza tecnologia…), l’impatto della tecnologia sulla performance, l’impatto della fissazione su supporto sulla performance, le modalità non archivistiche di trasmissione, l’analisi comparata delle performance…
- Liuteria
Questa tematica riguarda progetti che inquadrano il fenomeno musicale a partire dagli strumenti musicali che lo rendono udibile. Chi costruisce strumenti rende possibile la concretizzazione acustica di un’idea mentale, permettendo di trasformarla in un fenomeno sonoro udibile dal pubblico.
Temi possibili possono essere la storia degli strumenti musicali di particolari aree geografiche o di particolari costruttori, le tecniche di fabbricazione di strumenti acustici o strumenti elettronici, le proprietà acustiche, fisiche e meccaniche nella liuteria storica e contemporanea, gli aspetti eco-sostenibili di ambienti naturali che offrono le materie prime, gli aspetti legislativi e socio-politici, le figure professionali coinvolte nella costruzione di strumenti, la ricostruzione e il restauro di strumenti antichi e/o recenti, la mappatura, l'impatto, le valutazioni qualitative delle nuove tecnologie di simulazione degli strumenti (ad es. la stampa in 3D per la prototipazione e/o costruzione di strumenti) e la loro importanza nel contesto delle istituzioni di conservazione di strumenti musicali, le liuterie ibride, le nuove liuterie.
- Processi creativi nella composizione e nell’improvvisazione
La musica si nutre di due forze creative fondamentali: la composizione e l’improvvisazione. Questi due mondi, apparentemente distinti, spesso si intrecciano e si contaminano a vicenda, dando vita a un universo sonoro in continua evoluzione. Questa tematica si propone di indagare i processi creativi che sottendono alla composizione e/o all’improvvisazione musicale.
Nel suo progetto di ricerca la/il dottoranda/o può prendere in considerazione: diverse metodologie e strategie compositive, esplorando le strutture formali e le tecniche di elaborazione musicale impiegate dalle/i compositrici/ori; le caratteristiche distintive dell’improvvisazione, come l’imprevisto, l’interazione tra diversi musicisti e la capacità di generare musica estemporanea; la natura della notazione (tradizionale) e la sua relazione alla pratica compositiva e alla pratica improvvisativa; la sperimentazione nella propria pratica artistica di grammatiche e sintassi alternative, esaminando l’utilizzo di strutture formali aperte, non lineari e indeterminate nella composizione e nell’improvvisazione; le interazioni tra compositori, esecutori e tecnologie nella propria pratica artistica
compositiva e/o improvvisativa.
- Spazio performativo e sonoro
Oltre alle dimensioni musicali tradizionalmente intese quali il ritmo, l’intonazione, il volume, l’articolazione e il timbro, lo spazio riveste un ruolo centrale non solo nella composizione e produzione contemporanea ma, da sempre, nella storia della musica. Questa tematica concerne progetti di ricerca sulle potenzialità del suono nello spazio, sulla composizione e performance nello e per lo spazio, o di studio e re-performance pratica di musiche del passato e del presente pensate nello e per lo spazio, con l’ottica di far avanzare le metodologie di studio e ricerca di questa dimensione musicale fondamentale e della relazione tra spazio sonoro e percezione umana, sino a modificarne i profili definitori e culturali.
- Didattica della composizione e della performance musicale
L’area di ricerca intende esplorare la pedagogia musicale come orizzonte applicativo per ripensare e innovare l’insegnamento, con l’obiettivo di formare musicisti e interpreti capaci di apertura, creatività e innovazione performativa. Concerne progetti di dottorato che indagano la didattica della/per la performance (strumentale, vocale, improvvisativa, d’insieme) e della composizione, concepita non soltanto come trasmissione di competenze tecniche, ma come processo formativo che stimola, informa e modifica la capacità di creare e ri-creare il senso musicale, integrando dimensioni cognitive, corporee ed espressive in modo consapevole e proattivo.
La prospettiva adottata è transdisciplinare, coinvolge pedagogia, psicologia, antropologia, filosofia, musicologia e didattica della composizione e dello strumento/voce. Il progetto di ricerca, saldamente ancorato alla pratica compositiva/improvvisativa, strumentale/vocale e al sapere anche corporeo dell’artista, può includere, sempre nell’ottica della didattica: lo studio della relazione tra le caratteristiche organologiche dello strumento/voce e delle condizioni psico-fisiche dell’esecutore; lo studio di strategie e metodi di risoluzione di problematiche esecutive (assolo o in ensemble strumentale/vocale); lo studio dei comportamenti fisici per la produzione del suono e contesti culturali; aspetti legati alla embodied music cognition; lo studio di metodologie e strategie compositive; lo studio dell’improvvisazione come interazione e capacità di generare musica estemporanea; lo studio di sistemi di notazione musicale e loro relazione con la pratica compositiva, improvvisativa, esecutiva; la sperimentazione e l’utilizzo delle tecnologie nella propria pratica compositiva, improvvisativa ed esecutiva.
- Musica e altre discipline o altre arti
La musica non si esaurisce nel regno delle note e delle melodie, ma intreccia profonde connessioni con altre forme d’arte e molteplici discipline. Questa tematica si propone di esplorare le sinergie e gli scambi fecondi tra la musica e altri campi del sapere.
I progetti possono includere: la relazione tra musica e pensiero nella propria attività compositiva e/o performativa, anche ispirandosi al significato e alla funzione che la filosofia ha avuto per determinati compositori o in determinati periodi storici; il ruolo della musica nel teatro, analizzando e ripensando il modo in cui essa contribuisce alla creazione di atmosfere e alla caratterizzazione dei personaggi; il rapporto tra l’attività artistica e la musicoterapia; le relazioni tra ricerca artistica in musica e ricerca artistica nelle arti visive, analizzando e immaginando possibili reciproche influenze e forme di espressione artistica ibrida; indagare le relazioni tra musica e letteratura attraverso e nella propria pratica artistica, analizzando l’interazione tra musica e poesia, narrativa o teatro.
- Agency
Quest’area intende la musica come fenomeno di emanazione creativa complessa e stratificata (Actor-Network Theory). Rivolge la propria attenzione verso la categoria degli ‘attori’ che interagiscono in modo sistemico e dinamico nella definizione e nel ruolo della creatività musicale e della performance: compositori/trici, assistenti musicali, musicisti/e, strumentisti/e co-creatori/trici e co-autori/trici, nuove figure musicali emergenti, ma anche istituzioni, enti e pubblico, fino alla considerazione del rapporto con oggetti e spazi del far musica. Si tratta di sviluppare progetti nei quali il percorso di ricerca comprenda contemporaneamente la rivalutazione di tutti gli agenti attivi in un processo creativo/performativo e soprattutto, grazie all’indagine pratica, elabori eventi performativi che rappresentino tali complessi processi creativi (con o senza l’ausilio della tecnologia) e i flussi di negoziazione che intercorrono fra gli attori.
- Musica e identità
La musica non è solo un insieme di suoni e strutture, ma è un potente dispositivo che riflette, esprime e plasma l’identità individuale e collettiva. Questa tematica di ricerca si propone di indagare le profonde connessioni tra musica, identità culturale e sociale.
I progetti possono comprendere l’esplorazione, anche attraverso la propria pratica artistica, di come la musica possa al tempo stesso rafforzare e destabilizzare tradizioni, valori e costumi di diverse culture, condizionando il senso di appartenenza a una comunità; valutare come la musica sia utilizzata da gruppi sociali, minoranze etniche, movimenti politici e religiosi per esprimere la propria identità, i propri valori e le proprie rivendicazioni; indagare l’utilizzo della musica come strumento di mobilitazione e protesta sociale; esplorare come la globalizzazione, la migrazione e le tecnologie digitali influenzano il modo in cui la musica si relaziona con l’identità individuale e collettiva; immaginare e sperimentare nuove pratiche musicali che favoriscano processi di emancipazione individuale e collettiva.
- Impatto della tecnologia sulla musica
Nell’era digitale, la musica si intreccia in modo indissolubile con la tecnologia, dando vita a un universo sonoro in continua evoluzione. Questa tematica di ricerca si propone di indagare criticamente il ruolo pervasivo della tecnologia nella creazione, diffusione e fruizione della musica.
Il progetto di ricerca concerne indagini sul modo in cui linguaggi di scripting e/o programmazione trasformano il processo compositivo e la realizzazione musicale nella pratica propria e di altre/i musiciste/i; la valutazione dell’impatto di tecniche di live electronics e spazializzazione del suono sulla (propria) performance musicale e sulla sperimentazione sonora; l’indagine di nuove potenzialità creative di tecniche di registrazione, riproduzione e distribuzione della musica.
Titolo del Corso - Dottorato di Ricerca in Composizione e Performance musicale
Durata - Tre anni accademici a partire dall’a.a. 2025/2026, con decorrenza dal 1° dicembre 2025.
Tipo del Dottorato - Il Corso di Dottorato in Composizione e Performance musicale è un programma di studi istituito e realizzato in forma associata tra i seguenti istituti:
Conservatorio di musica “G. Frescobaldi” di Ferrara, Conservatorio di musica “L. D’Annunzio” di Pescara, Conservatorio di musica “G. Tartini” di Trieste, Conservatorio di musica “J. Tomadini” di Udine
Sede amministrativa - Conservatorio di musica “G. Frescobaldi” di Ferrara
Dipartimento - Dipartimento di Teoria, Composizione e Direzione del Conservatorio di Ferrara