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29 settembre 2018

La musica del Tomadini sbarca in Armenia e Georgia. Presentato il progetto internazionale del Conservatorio "Tomadini" nato grazie alla Convenzione con la Fondazione Friuli

Il Friuli e la sua musica ai confini dell'Europa. Un importante contributo della Fondazione Friuli e della Regione consentirà a studenti e docenti del conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine di portare l'eccellenza della musica italiana nelle città di Yerevan e Tbilisi. «Quattro concerti in sale straordinarie e moltissime ore di lezioni e conferenze: un'occasione unica per i nostri studenti di fare un'esperienza di studio e di produzione internazionale. È un'opportunità eccezionale per far conoscere il nostro conservatorio e il nostro territorio nel mondo.» Così il Direttore del Tomadini, Mo. Virginio Zoccatelli, descrive il progetto che vedrà coinvolti in compartecipazione i conservatori di Yerevan e Tbilisi. E continua: «Abbiamo impostato il viaggio in modo che la musica sia centro ed occasione di un proficuo scambio artistico, umano e culturale tra i nostri studenti e docenti e quelli delle istituzioni dei paesi ospitanti. Tutto il conservatorio di Udine ha collaborato alla definizione di questo progetto e alla sua realizzazione. Condivideremo poi l'esperienza con un documentario, una testimonianza del Friuli e della sua musica nel mondo. Ciò non sarebbe stato possibile senza il contributo della Fondazione Friuli, che da subito ha mostrato un'attenzione particolare al nostro progetto e ci ha permesso di concretizzarlo.»
Diciannove gli studenti in viaggio e con loro dieci docenti. Porteranno in Armenia e Georgia anche trascrizioni e nuove composizioni ad opera di molti dei loro compagni compositori. Tra i docenti coinvolti Glauco Venier, orgoglio udinese della scena jazz internazionale, il sassofonista Alfonso Deidda, i docenti di canto lirico Paoletta Marrocu ed Emanuele Giannino, l'oboista Sandro Caldini e i compositori Mario Pagotto e Giovanni Albini, quest'ultimo delegato alle relazioni del Tomadini e coordinatore del progetto. «Ogni concerto vedrà la collaborazione di studenti e docenti delle istituzioni coinvolte», precisa Albini, «l'idea è quella di fare musica insieme, senza confini». Marco Somadossi, docente di strumentazione per banda presso il nostro Istituto, dirigerà gli ensemble. E il docente di tecniche della ripresa e della registrazione audio del Tomadini Andrea Carli, fidato collaboratore di Riccardo Muti e Keith Jarrett, coordinerà le riprese e la documentazione sonora.
Il progetto nasce grazie ad una Convenzione che è stata sottoscritta tra il Conservatorio di Udine e la Fondazione Friuli il 24 settembre di quest’anno, che aveva proprio lo scopo promuovere l’internazionalizzazione dell’attività degli studenti e dei docenti.
La Georgia e l'Armenia negli ultimi anni si stanno sempre più affacciando sulla scena europea, favorendo scambi culturali e commerciali e inserendosi passo a passo nelle dinamiche europee. Con il suo progetto il conservatorio di Udine si inserisce in questo processo, garantendo un posto in prima fila al Friuli ai confini dell'Europa.

 

13 luglio 2018

Cinque compositori del Conservatorio di Udine al Mittelfest per la prima nazionale di Novecento e oltre. Il suono del futuro

Le scuole di Composizione dei docenti Renato Miani e Mario Pagotto presso il Conservatorio di Musica “J. Tomadini” di Udine, sono state protagoniste del progetto Novecento e oltre. Il suono del futuro, evento in prima nazionale creato da “Mittelfest 2018” con la collaborazione dei due conservatori regionali e dell'Associazione “Progetto Musica” e tenuto lunedì scorso alla Chiesa di S. Francesco in Cividale del Friuli. Programmata nel cuore della lunga e articolata serata concertistica avviata nel nome di Claude Debussy e approdata al radicalismo novecentesco e alla musica dei nostri giorni, la partecipazione del Conservatorio di Udine si è distinta per originalità, impegno e piena adesione allo spirito innovatore che da sempre caratterizza il prestigioso festival cividalese. Cinque le proposte musicali in prima assoluta, presentate da altrettanti studenti compositori ed eseguite dall'Ensemble di musica contemporanea del Conservatorio di Udine composto da Debora Perissutti (flauto), Giulia Santarossa (clarinetto), Eric Zanello (clarinetto basso), Lorenzo Grangetto (sax contralto), Sofia Masut (arpa), Alessandro Del Gobbo e Diego Vrech (pianoforte), Raffael Sabot (contrabbasso). L'avvio è stato affidato, per la direzione di Cristina Cristancig, a Touch di Silvia Valentini, meditazione sulla solitudine umana immersa nel flusso impetuoso di segnali informatici, al quale è seguito, diretto dall'autore, Connections di Lorenzo Gioco, rievocazione, gravitante attorno a un ostinato ricavato da note-lettere simboliche, dell'atmosfera astratta, virtuale, frenetica delle connessioni sui Social Network. Terza composizione presentata dal Conservatorio di Udine, hYperboole di Cristina Cristancig, pagina, pure diretta dal suo autore, costruita su una suoneria telefonica ricavata da un Valzer e posta in relazione con un'equazione matematica che dà vita a un'iperbole, a simboleggiare la generazione X e la generazione Y dei “Millennials”. Erika Giannusa ha di seguito diretto la propria composizione, Generazione Millennials, volta ad attingere al Background musicale dagli anni Ottanta a oggi per rappresentare la commistioni di voci e culture, la frenesia dei ritmi di vita e di scambio delle informazioni e la dimensione tecnologica di suoni e rumori della comunicazione cibernetica. Ha concluso la proposta musicale del “Tomadini”, Corali con ostinati di Felice di Paolo, tributo trasversale, diretto dall'autore, al vasto mondo del minimalismo musicale e costruito con le tecniche tipiche delle tre generazioni di compositori appartenenti a tale area stilistica. Le scuole di Composizione del Conservatorio di Udine hanno dunque offerto ancora una volta, in occasione del concerto cividalese, una conferma dell'inesausto spirito di ricerca e dell'entusiastica impronta creativa profusa nei giovani compositori che da decenni le caratterizza; un cammino denso e ininterrotto di produzione artistica che da tempo le pone ai vertici dell'attività espressa in campo compositivo dalle istituzioni didattico-musicali europee.

 

15 maggio 2018

Premi a studenti del Conservatorio di Udine in prestigiosi concorsi musicali

Il Conservatorio di Musica “J. Tomadini” di Udine annuncia che la 32ª edizione del “Premio Caraian” promosso dalla Fondazione “Lilian Caraian” di Trieste con il sostegno di Rotary Club e Soroptimist International Club di Trieste, competizione quest'anno nuovamente dedicata alla musica da camera, ha visto conquistare i primi due premi da parte di musicisti che si sono formati al “Tomadini” e di attuali studenti del conservatorio udinese: primo premio al duo sassofono e pianoforte Simone Moschitz-Daniele Bonini, secondo premio ex æquo al duo pianistico Lorenzo Ritacco-Matteo Di Bella, diploma di finalista al duo flauto e chitarra Chiara Boschian Cuch-Eduardo Cervera Osorio.
Il concorso, articolato in due prove, si è svolto ieri nella sede del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste alla presenza della commissione presieduta da Giuliana Gulli e composta da Franco Calabretto, Alessandra Carani, Giuseppe Falco e dalla presidente della Fondazione “Caraian” Anna Rosa Rugliano. La cerimonia di premiazione avrà luogo domani a Trieste e il tradizionale concerto ospitato dal “Tomadini” è previsto per venerdì 18 maggio alle ore 17.00 presso la Sala Vivaldi.
Il Conservatorio di Udine ricorda altresì che nel mese scorso due suoi studenti, la flautista Francesca D’Odorico e il pianista Alessandro Del Gobbo, si sono affermati, dopo rigorosa selezione su una trentina di partecipanti, in occasione del “Lions Grand Prix” di Fiume (HR); Alessandro Del Gobbo ha conquistato il secondo premio ex æquo mentre alla flautista D'Odorico è stato offerto un concerto da tenersi nella prossima stagione concertistica assieme al noto assieme cameristico Rucner String Quartet.